Installazione, impianti e materiale vigneti
Le operazioni da fare per la realizzazione di un vigneto:
1) Preparazione del terreno
È preferibile attuare in due tempi la lavorazione profonda di pre-impianto operando alla profondità di 1 metro con il ripper e facendo seguire un’aratura a 40-50 cm.. In questo modo gli strati profondi del terreno vengono rimossi senza portare in superficie la parte sterile e verrà migliorata la capacità idrica e la porosità del terreno.
La lavorazione superficiale deve essere eseguita con tipi di strumenti diversi in base alla granulometria del terreno; è meglio utilizzare estirpatori o coltivatori ed erpici piuttosto di fresatrici tradizionali che tendono a compattare lo strato di terreno sottostante.
Il terreno va lavorato quando è in tempera, cioè quando è al giusto tenore di umidità, soprattutto nel caso di terreni argillosi e comunque consigliato nel periodo estivo. Importante è anche l’apporto di concimi organici e una buona fertilizzazione di base allo scopo di creare una buona riserva di elementi nutritivi per il vigneto.
2) Squadratura e picchettamento
Lo squadro deve garantire un perfetto allineamento di piante e pali lungo il filare, in modo da non creare intralci alla meccanizzazione, nonché la rispondenza della superficie del vigneto con quella del diritto di reimpianto di cui si dispone; importante è anche prevedere aree di manovra e passaggio dei mezzi meccanici.
Il picchettamento generalmente è relativo ai pali, che fungono da riferimento per il posizionamento delle piante; al momento del trapianto, il punto preciso in cui mettere a dimora la pianta è individuato tramite un’asta, di lunghezza pari alla distanza interpalo, su cui sono state realizzate delle tacche a una distanza corrispondente al sesto sulla fila.
Nel caso in cui le viti vengano piantate a macchina le operazioni di squadratura sono limitate ai pali di testata.
3) fissaggio ancoraggi
Le ancore vengono posizionate nel terreno tramite foro con trivella o con scavatore. E poi ricoperte. Sono importanti per il sostegno dell’impianto. Ancore a elica o vite vengono utilizzate solo nei piccoli vigneti con filari corti. Mentre di solito l’ancora ha una base in cemento che la rende più stabile.
4) piantatura pali
I pali vengono piantati con l’utilizzo di uno scavatore, a pressione. Importante l’allineamento e la posa precisa, per rendere l’impianto omogeneo, sia per una questione estetica, che di equilibri d’insieme.
5) piantatura barbatelle di vite e tubi di protezione
La piantatura delle barbatelle si può effettuare manualmente, con l’utilizzo di forcella e spuntatura delle radici. Oppure può essere effettuata anche a macchina. Nel secondo caso la piantatura viene eseguita in primavera, su terreno asciutto. Mentre la piantatura manuale può essere eseguita nell’arco di tutto il periodo invernale/primaverile. Nel caso di piantumazione meccanica, i pali saranno posizionati dopo la messa a dimora delle barbatelle.
6) Stesura e montaggio fili, tutori e collari
L’ultima parte della costruzione del vigneto consiste nello stendere i fili lungo i filari. In particolar modo il filo portante, che avrà un diametro superiore agli altri, generalmente ø 3,50, e i fili superiori portatralci da 2 a 4, con diametri che possono variare da 2,7 a 2,2. Si possono anche montare anche fili laterali per il sostegno della vegetazione, sempre fili in ferro o in pvc.
I fili dovranno essere messi in tensione o utilizzando i rullini dei collari posti sui pali di testata o con il sistema dei gripple (o rapid) e la loro pinza apposita, che mandando avanti l’accessorio sul filo lo mette in ‘tiro’. Andranno piantati anche i tutori, a sostegno delle viti che non si appoggiano al palo. Nel caso di impianti a gdc due fili andranno a passare lungo i braccetti, il diametro dei fili utilizzati di solito è ø 4,00
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